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Di Come Gli Informatici Realizzano Utopie


E' prassi, dannosa e diffusa, degli esseri umani quella di etichettare i sogni come utopie. Un sistema rapido ed efficace per liberarsi dell'onere di realizzarli, senza però vessarsi col peso morale di non crederci.

Fortunatamente la realtà non è e non sarà mai una sola. Voglio raccontarvi di come nell'arco di pochi decenni l'informatica, non solo ha realizzato ed attuato quasi tutte le utopie degli uomini, ma vi fondi la propria esistenza ed il proprio sviluppo.

Della Libertà Di Espressione

Per quanto oggi la si consideri un diritto acquisito, nonchè una battaglia vinta negli ultimi due secoli; la libertà di espressione ha trovato, e trova, una reale incarnazione soltanto nel web e nei bar di quartiere.

Di per sé si tratta di un soggetto piuttosto scomodo per chi voglia instaurare una qualunque forma di controllo e di potere sulle persone. Dalle più palesi dittature alle più sottili "pseudo-democrazie" si sono sempre instaurati dei metodi atti a limitare la libertà di esprimere e condividere le proprie opinioni.

Le metodologie più totalitariste e drastiche prevedono la repressione diretta. I metodi più sottili preferiscono servirsi di armi subdole come screditare ed isolare gli argomenti scomodi.

Internet sin dalle sue prime manifestazioni di conversazione globale (gruppi usenet, mailing-list, etc..) fino agli attuali forum, blog e social network; si è sempre imposto come un ambiente assolutamente libero. Una libertà quasi estrema, che mai prima di allora era stata sperimentata degli esseri umani.

Malgrado i continui tentativi di porre sotto controllo il Web e limitare la libertà dei suoi utenti, nessuno è mai riuscito fino in fondo a limitare la libera circolazione di informazioni. Senza Internet non sarebbe possibile nemmeno immaginare di poter in tutta libertà leggere documenti riservati della CIA, organizzare rivoluzioni civili in stati integralisti, disporre liberamente di quasi tutta la musica e di tutti i libri esistenti, ma anche scrivere contro gli interessi di chiunque, diffamare, imparare a costruire una bomba con l'acqua ossigenata, darsi alla pedopornografia, inneggiare al razzismo.

Ho volutamente incluso in questa lista di libertà elementi che nell'etica comune sono considerati positivamente, negativamente o anche in maniera non molto definita. La mela marcia può servirsi di questa utopia ed è il compromesso da accettare perchè essa esista. In realtà quello che si è dimostrato è che nonostante tutto, dovendo tirare le somme, i lati negativi non hanno mai preso il sopravvento su quelli positivi. Internet è la dimostrazione che l'essere umano medio, saldamente a cavallo di una curva gaussiana, è una persona giudiziosa.

Si può essere in disaccordo con un'idea, si può ritenere pericolosa una certa informazione, ma il pericolo più grande è proprio che esse non circolino. C'è sempre stato qualcuno che ha cercato di convincerci della pericolosità di Internet, dai pedofili, alle frodi, dai neonazisti, agli anarchici. Ma i fatti parlano chiaro: il nazismo, quello vero, è nato quando internet non c'era e le idee circolavano molto lentamente o non circolavano affato. Essere ingannati, frodati e ragirati è più semplice se siamo ignoranti e se abbiamo meno mezzi per informarci.

Sono piuttosto estremista in merito: penso che la libertà di espressione non vada mai limitata, nemmeno a fin di bene. Il web la pensa esattamente come me, e come me si è preso qualche critica per questo, ma i risultati che abbiamo sotto gli occhi tendono a darci ragione.

Della Condivisione

I comunisti mangiano i bambini, e mangiano i bambini perchè il comunismo è fallito. Il comunismo è fallito perchè il comunismo di stalin non era comunismo, le idee di Marx non sono mai state realmente implementate... potrei continuare, ma credo sia superfluo.

Il comunismo non è certo l'unica ideologia che si fonda sulla condivisione dei beni e delle conoscenze. Tuttavia è un ottimo simbolo per evocare l'idea comune che aleggia su questo tipo di ideologie.

La storia ci ha insegnato che tutti questi ideali hanno portato all'impoverimento e a dei totalitarismi de facto, ma non voglio entrare nel merito dell'interpretazione delle verità storiche. Il concetto fondamentale è che una società egualitaria fondata sulla condivisione dei beni è ad oggi considerata una mera utopia. Ed anche in questo caso l'informatica ha realizzato l'utopia.

Siamo nei primi anni 80 ed un simpatico capellone in camicia hawayana cambia per sempre il mondo dell'informatica grazie a un animale: lo GNU. Oltre ad essere un abitante della savana GNU è anche l'acronimo di "GNU is Not Unix", il progetto che gettò le basi per la nascita di strumenti quali il copyleft (presente per la prima volta nella licenza GPL) nonchè i concetti di "free software" ed "opensource".

Fino a quel momento il mondo del software e dell'informatica in genere era costruito ad immagine e somiglianza delle realtà aziendali canoniche. Il modello da seguire era quello del profitto e della difesa dei segreti industriali, della competitività tesa all'annientazione della concorrenza. Modello che secondo molti, me incluso, si sta avviando, ed è destinato, a fallire miseramente.

All'epoca il fenomeno propabilmente ai "big" dell'industria informatica sembrò più un capriccio di un gruppo di hacker capelloni più che una reale minaccia al loro business model. Ma dopo trent'anni possiamo affermare con assoluta certezza che quel gruppetto di nerd e sognatori, non solo ha cambiato il mondo del software nel modo in cui oggi lo conosciamo, ma ha anche realizzato l'utopia comunista come nessuno era mai riuscito a fare.

Il frutto del lavoro e della ricerca delle persone appartiene a tutti, ognuno può sfruttarlo e contribuirvi ed è legalmente obbligato a permettere agli altri di averne accesso. Quando qualcosa appartiene ad un numero estremamente ampio di persone, esse non solo lo proteggono, ma cercano in ogni modo di migliorarlo. Grazie a questi semplici principi sono nati software come GNU Linux, Apache, MySQL, tanto per citare quelli che più hanno influito sul nostro mondo negli ultimi vent'anni. Basti pensare che la stragrande maggioranza dei siti web sono ospitati su piattaforme LAMP(Linux Apache MySQL PHP), tutti progetti opensource.

La concolusione che si può trarre è che non solo l'utopia sia stata realizzata, ma che abbia anche smentito una delle sue principali critiche. Del comunismo in senso lato si è infatti spesso detto che fosse del tutto incompatibile con il progresso. Ci si è sempre stato presentato il capitalismo come modello che spinge l'uomo al progresso tramite il denaro catalizzatore. L'opensource è la dimostrazione che non solo esistono altri modelli di sviluppo, ma che funzionano anche decisamente meglio.

Della Democrazia

Per quanto la democrazia esista dai tempi dell'antica Grecia, la sua forma diretta rimane tutt'ora una visione utopica. Ad'Atene essa nacque proprio nella sua forma diretta che poi è l'unica che possa dirsi reale. Il problema della democraia diretta è che la sua stabilità diminuisce al crescere del numero di cittadini. Non è un caso che i pochi esempi di democrazia diretta, funzionante o meno, siano riconducibili a realtà per lo più di ridotte dimensioni e molto localizzate(polis, comune di parigi, soviet, etc...).

Il compromesso adottato per le realtà più grandi è quello della democrazia indiretta. Nonostante essa sia alla base di moltissimi stati moderni, la sua reale implementazione resta tutt'ora un'utopia. Questo tipo di governo, infatti, degenerà quasi sempre in uno scenario oligarchico. Ciò nonostante essa rimane ad oggi la cosa più vicina alla democrazia alla quale ci siamo mai avvicinati.

Nel frattempo però, nel web, non solo la democrazia diretta esiste, ma anche in questo caso funziona a meraviglia. In un ambiente che come abbiamo detto si basa su spunti anarchici, spirito di condivisione ed una totale libertà di espressione; l'unico modello decisionale possibile sembra proprio essere quello democratico in senso stretto.

Analizzando l'apparato decisionale di Internet ne risulta un sistema ibrido di democrazia diretta multilivello. Partendo dal basso, un singolo progetto software, sito web, organizzazione, gruppo di discussione; si fonda sulla dialettica tra ogni singolo membro. A volte una persona può essere delegata a vigilare sul rispetto di alcune linee guida o chiamata a stabilirne alcune, tuttavia non esistono schemi rigidi in merito. Possono infatti coesistere modelli più o meno indiretti ed essi possono anche mutare nel tempo in base alle esigenze. In ogni caso è però sempre possibile l'intervento di un singolo nel percorso decisionale. A prima vista potrebbe sembrare un sistema caotico e poco affidabile, ma anche in questo caso gli esseri umani si sono mostrati dotati di buon senso e perfettamente in gradi di autoregolarsi.

Passando ai livelli superiori, non esistono leggi tassative che debbano essere rispettate da quelli inferiori. Al contrario le decisioni di carattere generale esistono sempre e solo come linee guida, definizione di standard e usi e costumi impliciti. L'uomo posto di fronte a delle regole che non può infrangere si sente privato della sua libertà. Nello scenario in cui esso sia dotato di giudizio imporre delle regole è quasi un affronto alla sua intelligenza: non devi dirmi di non uccidere qualcuno perchè rientra già nella mia etica. Il metodo più efficiente, invece, per cui una certa norma venga applicata su larga scala è, molto semplicemente, che convenga applicarla. Tutto ciò che viene stabilito rientra nell'interesse della comunità ed è volto al suo sviluppo. Questo si riflette in un comportamento di osservanza nelle realtà più localizzate, non perchè ciò sia imposto, ma perchè risulta essere la via migliore da seguire.

Anche in questo caso, non essere d'accordo è lecito e consentito. Chiunque può dire la sua su una decisione globale senza che qualcuno lo abbia eletto a portavoce. Nel locale si è anche perfettamente in diritto di dissentire ed adoperare linee guida differenti. Difatto sul medio-lungo termine si avrà inevitabilmente una diffusa adozione di quelle decisioni che portano al progresso e alla stabilità della comunità. Non credo affatto che sia un caso che i software opensource, non solo sono molto ferrei nel rispetto degli standard, ma ne sono spesso i veri promotori.

Il Caso Wikipedia

Wikipedia parlando di democrazia è un caso molto rappresentativo. Scrivere un'enciclopedia è infatti un compito nel quale è inevitabile che nascano delle divergenze. Un articolo potrebbe fornire interpretazioni parziali e faziose ed è difficile tenere fuori gli interessi personali. Il problema è sempre stato di difficile risoluzione anche nelle enciclopedie cartacee, per non parlare dei mezzi degli altri mezzi di informazione.

Vengono in tal senso considerate caratteristiche necessarie di un enciclopedia, la sua neutralità e la sua completezza, nonchè la certificazione di ogni fonte. Davanti a questo scenario sembra impossibile affidarsi ad un modello democratico ed aperto a tutti, eppure anche qui gli informatici hanno realizzato l'utopia.

Per quanto talvolta vengano mosse piccole critiche a wikipedia, alla sua neutralità ed affidabilità, ritengo che esse siano per lo più sterili, oppure dotate di una validità molto limitata nel tempo. Prendiamo ad esempio proprio il caso di un articolo fazioso. Nessuno mi vieta di scrivere che la mia azienda sia la migliore per qualche motivo o che i miei ideali non siano mai stati smentiti, etc... tuttavia nell'arco di un tempo brevissimo, spesso addirittura minuti, qualcuno se ne accorge e su ogni articolo viene aperto un dibattito. L'articolo muta nel tempo e quello che viene accettato o meno varia in base a regolamenti stabiliti da tutti(come ad esempio stabilire quale tipo di fonte possa essere accettata). Il risultato di questo modus operandi è quello che al trascorrere del tempo l'articolo tende alla correttezza ed imparzialità assoluta. Utilizzo la terminologia dei limiti matematici proprio perchè il raggiungimento della perfezione sarebbe possibile solo con la partecipazione di tutti gli esseri viventi e dopo un tempo di discussione infinito.

Tuttavia si sa che la matematica è la teoria, applicarla al mondo reale significa affidarsi ad altre scienze derivate come la fisica e il calcolo probabilistico. Infatti i risultati di wikipedia quasi sempre ci soddisfano, basta infatti un ragionevole numero di persone competenti in un determinato settore per poter rappresentare la maggioranza delle interpretazioni e delle opinioni. Per quanto la perfezione sia irragiungibile per definizione, Wikipedia è ciò che più può avvicinarvisi nell'ambito del sapere enciclopedico.

Il Caso Github

Vorrei citare anche un altro caso lampante di democrazia diretta, più complesso e forse meno conosciuto di Wikipedia, ma di grandissima importanza. Sto parlando di Github, dovrei citare anche altre realtà simili come SourceForge, Launchpad, etc... parlerò di github perchè ad oggi sembra essere la realtà più prolifica e meglio riuscita. Ovviamente trattandosi di una piattaforma che fornisce degli strumenti sono validissime anche le altre.

Sostanzialmente si tratta di un'azienda che fornisce degli strumenti per lo sviluppo del software a pagamento se questo viene fatto in forma privata, al contrario gratuitamente per i progetti opensource.

Gli strumenti principale nello sviluppo di un software opensource sono solitamente un sistema di versioning(tenere traccia di versioni, cambiamenti e progetti paralleli), una wiki dove discutere e fornire documentazione ed un sistema di segnalazione di bug o di proposte.

Molto semplicisticamente io inizio a lavorare su un progetto con qualche amico o anche con la mia azienda. Nel momento in cui metto il progetto su Github o similari essi diviene di dominio pubblico. Da quel momento chiunque ha la possibilità di contribuire al progetto o anche utilizzarlo come elemento di un altro progetto.

Questa è una tipica situazione di politica aziendale democratica, il profitto non è più il movente, in quanto il prodotto finito è disponibilie per tutti. Il nuovo canone da seguire è quello della qualità e dell'efficienza. La critica mossa dal capitalismo a questo tipo di modello è che in mancanza di una concorrenza mancherebbe lo slancio al progresso. L'intero universo del software opensource è la dimostrazione che può non essere così.

Trattandosi di un settore molto tecnico, dove una virgola sbagliata può compromettere l'intero progetto, i termini del contribuire devono essere necessariamente più rigidi. La cosa meravigliosa è che però più rigido non significa mai meno libero. Se infatti voglio contribuire con un sabotaggio che produca un software che non funziona, esso non sarà accettato, ma sono totalmente libero di creare una mia personale copia del progetto e di trovare altri pazzi che la condividano. Questa meccanica di sviluppi paralleli(fork) è di per se uno strumento di concorrenza virtuosa.

Un esempio lampante è dato dall'acquisizione di OpenOffice da parte di Oracle: non avendo interesse nel suo sviluppo attivo il software stava decadendo. La comunità ha allora deciso di avviare il fork libreoffice ed ha continuato lo sviluppo rendondolo un software stabile e costantemente migliorato. Inoltre, questa concorrenza non basata sul profitto, influisce anche sulle aziende capitaliste. Microsoft è infatti obbligata a migliorare(per quanto possibile...) la sua office suite per stare al passo con libreoffice. Senza l'esistenza di alternative opensource è molto più facile che nel mercato nascano dei monopolisti o che che tra concorrenti nascano accordi sottobanco.

Anche in un mondo dove ci sia una concorrenza perfetta, un azienda difficilmente potrebbe competere con la comunità globale degli sviluppatori. Nella realtà una grande azienda è ancora in grado di produrre software ottimi, ma a livello teorico(e sempre più pratico) essi soffriranno sempre di più l'handicap di avere un team di sviluppo ridotto e magari anche di non rispettare gli standard e l'intercompatibilità per interessi economici.


Dell'interconnessione

Il cambiamento non è il solo veicolo dell'evoluzione. Se infatti esso fornsice una crescita "lineare", l'interconnessione prende questi cambiamenti e li tramuta ino sviluppo esponenziale. Questo è ben lungi dal riguardare soltanto l'informatica: si pensi alla velocità nell'evoluzione degli organismi unicellulari e del balzo in avanti causato da quelli pluricellulari.

Si pensi anche agli animali che vivono per se stessi e a quelli che vivono in branco. O anche come l'uomo sia passato dalle famiglie alle tribù ai grandi stati. Tutto ciò ci ha insegnato che i modelli di sviluppo più efficienti hanno sempre la caratteristica di produrre un entità unica da più sottounità che si sviluppano in maniera indipendente.

Una delle idee fondanti del sistema GNU era proprio quella di produrre strumenti che svolgessero una sola funzione, la svolgessero bene e comunicassero bene tra loro. Questa è difatti un perfezionamento ulteriore dell'interconnessione. Infatti principi fondanti dell'informatica moderna sono proprio la modularità e l'incapsulamento, ovvero esporre al resto della rete solo i canali di comunicazione realmente necessari e nascondere il resto.

Questa stessa idea è riscontrabile nello sviluppo del cervello umano. Alla nascita infatti i collegamenti neurali esistono in numero molto grande e durante lo sviluppo vengono "tagliati" sino a lasciare quelli che realmente ci servono. Tutto ciò è detto in maniera molto semplicistica ma rende perfettamente l'idea.

Una singola mente è destinata ad evolversi come un insieme di menti, allos tesso modo in cui un neurone è nulla quando è solo, ma è qualcosa di magnifico se in buona comapgnia. L'informatica tra le righe ci ha sempre mostrato quali sono i migliori modelli di sviluppo, ed ha potuto farlo perchè chi l'ha creata lo ha fatto perchè funzionasse bene e non per il solo profitto, è un ambiente in cui non puoi permetterti compromessi e dove il sistema più efficiente alla fine vince sempre.

Internet è solo l'esempio più grande di applicazione di questi principi, ma non bisogna commettere l'errore di limitarli alle "realtà virtuali". La cooperazione, l'interconnessione, i sistemi democratici diretti multilivello, la libertà personale e di espressione e le reti globali di varia natura sono tutti elementi che sanciranno il prossimo grande balzo in avanti dell'umanità. Starà poi alla nostra "umanità" e alla nostra creatività fare di tutti noi un entità "illuminata" e non trasformarci nei Borg di Star Trek.

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